Antonio Toffanin ha vestito la casacca del Matera per cinque lunghe stagioni, interrotte solo da una breve parentesi al Brindisi nel 1972. Con i suoi trenta gol è al decimo posto nella top ten dei marcatori di tutti i tempi del club a pari merito con Giovanni Perucci e due reti sotto Angelo Carella, suo compagno di squadra per una stagione e mezzo con cui formava una coppia dal potenziale offensivo formidabile, a quota trentadue.
Giunge nella Città dei Sassi nel 1970 in prestito dal Bari, con 12 partite in serie A nel proprio curriculum (oltre alla parentesi in B con la Reggiana). L'anno successivo il presidente Salerno decide di riscattare dal Bari l'intera proprietà del calciatore insieme a quella di Carella, cedendo in cambio ai pugliesi l'ala Natalino Gottardo e il portiere Luigi Antezza (Antezza II), fratello minore di Vincenzo. Si trattò di un vero colpaccio per la società biancazzurra: Toffanin infatti, oltre ad alcune presenze in serie A, vantava la partecipazione a una tournee con la Nazionale Under 21 di Azeglio Vicini in Inghilterra nell’estate del 1969.
Per quanto riguarda le caratteristiche in campo, era un giocatore fisicamente molto dotato, possedeva una elevazione impressionante che sfruttava sia per segnare di testa che per mandare a segno i propri compagni facendo la cosiddetta “torre”. In molti ricordano la sua capacità di “rimanere sospeso in aria” e beffare i difensori avversari.
Toffanin insieme al presidente Franco Salerno ed al giornalista Stefano Mele. Fonte: "Con il Matera nel cuore" |
Nella prima annata a Matera, anno in cui svolge anche il servizio militare assieme ad altri calciatori settentrionali come Gottardo e Bertonelli, è il secondo miglior marcatore della rosa con cinque reti, l’anno seguente è il giocatore più prolifico con otto segnature. Nel 1972 si sposta a Brindisi ma l’esperienza in Salento dura poco e già nel novembre dello stesso anno ritorna a Matera assieme a Mazzei nell’ambito dell’operazione di mercato che vede passare al Brindisi Boccolini e Pucci. Il “via vai” tra Matera e Brindisi era molto diffuso all’epoca, le due società collaboravano spesso in virtù dell’amicizia tra Franco Salerno e Franco Fanuzzi, non a caso qualche anno dopo Angelo Carella farà tappa a Brindisi prima di rientrare al XXI Settembre.
Il ritorno in biancazzurro si rivela trionfale: proprio nel 72-73 Toffanin va a segno per ben undici volte piazzandosi alle spalle del bomber della bicicletta Vito Chimenti che giunge a sedici reti, in una squadra dall’attacco molto prolifico visto che aveva come centravanti un altro bomber di razza, Pietro Michesi.
Dopo aver chiuso l’esperienza materana si trasferisce alla Mestrina, storico club poi inglobato nel Venezia, per avvicinarsi a casa (è originario di Battaglia Terme, in provincia di Padova) e con i neroarancio conquista una promozione in serie C nel 1978 proprio prima di appendere le scarpe al chiodo.
Dopo aver terminato la carriera di calciatore per un breve periodo allena il Battaglia Terme, club che lo aveva lanciato dopo la trafila dei campionati giovanili.
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Azione di attacco di Toffanin nella stagione 1973-74 |