Angelo Carella, attaccante classe 1949, si è ritagliato un posto di primo piano in questa hall of fame collezionando col Matera oltre cento presenze e mettendo a segno trentadue reti, bottino che vale il nono posto nella classifica dei cannonieri di tutti i tempi della storia del club. È inoltre uno degli svariati esempi di calciatori che sotto la presidenza di Franco Salerno venivano acquistati a buon prezzo e rivenduti con ricarico dopo adeguata valorizzazione (o ri-valorizzazione). Carella, nello specifico, fu protagonista di queste operazioni di mercato per ben tre volte. Una società senza grandi disponibilità finanziarie non poteva fare a meno di queste mosse indispensabili.
Fa il suo esordio in maglia biancazzurra nel campionato di Serie D 1967-68 mettendo a segno quattordici gol in trentuno partite mostrando al pubblico grandi doti atletiche e balistiche innanzi alle quali la “casa madre” del Bari non rimane indifferente (era al Matera in prestito). La stagione seguente infatti il club pugliese lo riprende e lo proietta, non ancora ventenne, sul palcoscenico della Serie B.
Nel 1970 torna al XXI Settembre, stavolta in Serie C, confermando le sue doti realizzative e strappando a fine stagione addirittura il pass per la Serie A: il Catanzaro di Nicola Ceravolo lo ingaggia per infoltire il reparto avanzato dei giallorossi nella loro prima stagione in massima serie. L’esperienza dura poco ma ha tuttavia il tempo di giocare una manciata di partite in massima serie e un’amichevole estiva in Brasile contro il Santos di Pelé.
Nel 1972 si trasferisce a Lecce dove curiosamente affronta proprio il Matera alla prima con la maglia dei salentini in una gara piena di ex da entrambe le parti: Carella, l’allenatore Nicola Chiricallo, Mamilovich, Monaldi e Vellani. Nella partita di ritorno metterà a segno anche una rete contro la sua ex squadra: un tocco vincente su cross dalla sinistra di Giovanni Ferrari che apre le danze nel 3 a 0 ai danni dei lucani, in una gara che l’attaccante non ama ricordare proprio per via di questo “doloroso” episodio. Con il Lecce Carella torna grande e si conferma tra i big del Via del Mare anche per le seguenti due stagioni (collezionerà con il club ben novantanove presenze e ventisei reti).
1978-79: al "della Vittoria" in campo neutro Carella segna su rigore contro la Lucchese. Dopo la rete correrà verso la panchina per un lungo abbraccio con il presidente Salerno. |
Dopo le esperienze di Avellino, Livorno e Brindisi, torna a deliziare con i suoi dribbling i tifosi del Matera nel 1977 chiudendo definitivamente e in maniera trionfale la sua esperienza in biancoazzurro con il “grande slam” del biennio 1977-1979: l’ammissione alla Serie C1 e la promozione in Serie B.
Resterà legato alla città anche dopo aver appeso le scarpe al chiodo e ancora oggi, a distanza di tanti anni, percorre spesso i pochi km che separano la Città dei Sassi dalla sua Bari per ritrovare i vecchi amici.
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Carella insieme ad alcuni suoi compagni del 1967-68: Mayer, Quadrello, Chiricallo e De Palma |