Leonardo “Dino” Generoso è uno dei giocatori più vincenti della storia biancazzurra con ben due promozioni nel palmarès e un incredibile percorso di crescita sia a livello di club ma anche personale che lo ha visto arrivare dal Bari per disputare un campionato di Serie D e poi giungere fino alla storica promozione in Serie B nel giro di cinque anni trascorsi da titolare inamovibile.
Generoso con la fascia da capitano nel 1976-77 |
L’ingaggio di Generoso non fu una vera e propria scommessa, il difensore infatti aveva già un ottimo curriculum arricchito soprattutto a Bari dove aveva saggiato, giovanissimo, il campionato cadetto. L’amicizia tra il presidente lucano Salerno e quello pugliese De Palo facilitò il trasferimento nell’estate del 1975 nonostante il Matera rispetto ai galletti militasse in un campionato minore e De Palo lo avesse già promesso al Gallipoli.
La pagina di storia materana si aprì con i migliori auspici: nella prima stagione arrivò la promozione in Serie C, e agli ordini del tecnico Mario Zurlini, Generoso scese in campo 33 volte mettendo a segno ben quattro reti, uno score invidiabile per un difensore. In quel fortunato campionato fu ben presto tra i principali protagonisti e solo Gambini giocò più di lui, disputando tutte le partite in calendario.
Generoso insieme a Casiraghi e Picat Re |
La forma e la solidità fisica, nonchè la costanza nelle prestazioni, saranno una caratteristica primaria per il difensore originario di Giovinazzo che non a caso con 182 partite è al nono posto nella graduatoria delle presenze nella storia del club. Negli anni successivi, assieme agli altri pilastri del reparto arretrato Casiraghi e De Canio, darà vita a un simpatico tormentone giornalistico nella lettura della formazione simile a quello della Juventus e della Nazionale “Zoff-Gentile-Cabrini”.
Generoso durante la presentazione del libro «Con il Matera nel cuore» avvenuta a giugno 2014 |
Laterale difensivo dotato di buone doti atletiche, all’occorrenza veniva schierato come mediano di interdizione rimanendo fedele al suo cognome grazie a prestazioni “di quantità” particolarmente apprezzate dal tifo biancazzurro. Per compagni e addetti ai lavori è da sempre l’avvocato, in quanto, conciliando lo studio all’attività sportiva, conseguì la laurea in giurisprudenza, esercitando poi la professione.
Lasciata Matera, ha giocato per tre anni a Barletta arricchendo il suo palmarès con una promozione in C1. Dopo aver appeso le scarpe al chiodo è rimasto nel mondo del calcio con una breve parentesi da allenatore a Bisceglie, tre anni da direttore generale a Barletta, ma soprattutto un lunghissimo incarico (circa diciotto anni) di responsabile del settore giovanile del Bari con cui ha vinto tutte le principali competizioni riservate alle categorie giovanili; su tutte uno scudetto Primavera, uno scudetto Allievi e un torneo di Viareggio. Sotto la sua guida il vivaio biancorosso è diventato una miniera d’oro sia a livello di risultati che di nomi, con giocatori come Ventola e Cassano in passato e in tempi più recenti Bellomo e Galano con altri elementi che potrebbero ancora emergere nelle prossime stagioni, a testimonianza del gran lavoro da “seminatore” svolto dall’avvocato Dino Generoso nel capoluogo pugliese.
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