Giovanni Picat Re, classe 1947, è in testa alla classifica dei “cecchini” del Matera con cinquantadue reti messe a segno in centottantadue presenze, dato quest’ultimo che vale anche il nono posto nella classifica di presenze con la maglia del club.
Uno dei più importanti recordman della storia biancazzurra quindi, ma limitarsi a parlare di cifre, presenze e reti, non basta a descrivere l’apporto dell'attaccante piemontese alla causa del Matera. “Picat”, infatti, è anche e soprattutto uno dei giocatori più vincenti che si siano visti dalle parti di Via Sicilia; il suo palmarès vanta la vittoria del campionato di Serie D 1975-76 e la vittoria del campionato Serie C1 1978-79 che regalò al Matera la promozione nel campionato cadetto.
Cresce calcisticamente nel Torino che lo gira a una società minore piemontese, il Canelli, con cui disputa il campionato di Serie D. Il Matera lo pesca a mille chilometri di distanza e lo getta nella mischia in Serie C a ventidue anni nel 1969. Le prestazioni in maglia biancazzurra gli valgono il trasferimento a Livorno, squadra con cui mette a segno la sua prima marcatura nel campionato di Serie B il 20 settembre 1970 all’Ardenza contro il Como.
Dopo l’esperienza amaranto indossa le maglie di Novara, Catania, Messina e Lecce segnando gol a grappoli tra la Serie cadetta e la dura Serie C del tempo.
Nel 1975 il Presidente Franco Salerno lo richiama al XXI Settembre in quella che poteva sembrare semplicemente una “operazione nostalgia” ma che si rivelò uno dei migliori affari della storia della società biancazzurra. Con l’esperienza maturata sui campi di mezza Italia infatti, Picat Re fa il suo record di reti in una sola stagione, ben quattordici realizzazioni nel campionato 1975-76. Confermandosi bomber prolifico anche nei campionati seguenti è considerato senza dubbio uno dei migliori esempi di giocatori in un primo momento ceduti e successivamente rivalorizzati dalla vincente gestione di quegli anni, proprio come accaduto con Vito Chimenti, Diego Giannattasio, Danilo Mayer, Angelo Carella, Luigi De Canio e altri.
Tra le tante, la rete che forse i tifosi materani ricordano meglio, è quella del poker alla Lucchese nell'ultima giornata del campionato di Serie C1 1978-79, la ciliegina sulla torta nella partita che sancì la promozione in Serie B. L'unica rete in cadetteria con il Matera fu invece quella messa a segno al Bentegodi di Verona contro l'Hellas per l'uno a uno finale; quella fu anche l'ultima rete di Picat Re nella sua lunga carriera professionistica.
Il legame con la città è forte. Più volte “Picat” si è riaffacciato al XXI Settembre, dapprima tornando a correre sul rettangolo di gioco in occasione dell'intitolazione dello stadio a Franco Salerno avvenuta nel 2001, e più recentemente per assistere nel mese di agosto di qualche anno fa ad una gara di coppa Italia della squadra biancazzurra, club con cui si è tolto enormi soddisfazioni sportive e con il quale ha chiuso la carriera da professionista proprio nel 1979-80.
La sua scomparsa avvenuta nel dicembre 2020 suscita grande commozione in tutti gli sportivi materani e in coloro che hanno conosciuto e apprezzato un calciatore e un uomo sempre corretto, mite e leale.
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Picat Re in azione al XXI Settembre insieme al compagno di squadra Petruzzelli in elevazione