Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi e esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Submit to DeliciousSubmit to DiggSubmit to FacebookSubmit to Google BookmarksSubmit to StumbleuponSubmit to TechnoratiSubmit to TwitterSubmit to LinkedIn
  2009-10 juniores matera
  2010: la juniores di mister Danza che raggiunse le semifinali nazionali

Gli ultimi calciatori materani che hanno calcato i campi professionistici sono Gianvito Plasmati, di scuola Invicta che dopo un passato con diversi anni in serie A e B ha terminato la carriera proprio a Matera in serie C nel 2019, e Stefano Antezza, partito dal Matheola e che dopo aver vestito diverse maglie di club di serie C, ultima delle quali quella della Paganese nel 2021, oggi gioca in serie D nella Fezzanese.

Sembrano lontanissimi gli anni in cui tanti ragazzi materani, dei quali tante volte ne abbiamo parlato e raccontato le storie, coronavano il sogno di giocare a calcio in categorie professionistiche con la maglia della propria città o con altre squadre. Negli ultimi tempi il sia pur ricco vivaio materano fatica a generare atleti che riescano a farsi strada nel mondo del calcio, e come ulteriore indicatore dello stesso malessere anche il primo club della città, sia nei cinque anni di serie C dal 2014 al 2019 sia negli ultimi tre anni in serie D, ha visto tra le sue file, a parte il tolvese Infantino nativo di Tricarico e unico titolare lucano della squadra, solo poche e brevi apparizioni di ragazzi materani, ultimi dei quali Persia (classe 2007) e Carlucci (classe 2005).

2010-11 allievi matera  
2011: gli allievi del Matera giunti alle semifinali per il titolo nazionale  

Quali le ragioni? Di certo c'è una motivazione "sociale", che esula da quella prettamente calcistica e sportiva, che vede tanti ragazzi al termine del percorso scolastico lasciare le nostre città e i nostri paesi e partire per motivi di studio o di lavoro. Questa può essere una delle motivazioni, che fa parte del più grande e complesso problema dell'emigrazione giovanile meridionale, ma da sola non basta a spiegare questo fenomeno.

Quali sono allora gli altri motivi? Una ragione "genetica"? Decisamente non ci pare di poterlo affermare, considerando anche i successi a livello nazionale di formazioni giovanili materane nei tempi recenti. Qualche esempio importante: le semifinali nazionali raggiunte dalla Juniores del FC Matera di mister Franco Danza nel 2010 (sconfitti dai futuri campioni della Virtus Entella) e dagli Allievi di mister Francesco Stasolla nel 2011 (anch'essi sconfitti dai futuri campioni della Tritium), gli ottimi risultati nei rispettivi gironi ottenuti dalle formazioni Under 17 e Under 15 del Matera Calcio nei loro ultimi campionati nazionali disputati nel 2019, e l'egregio lavoro svolto da scuole calcio affermate come l'Invicta e la Franco Selvaggi con il lancio di diverse giovani promesse, i tanti titoli regionali U19, U17 e U15 vinti, e il raggiungimento delle final six nazionali nel campionato U17 dilettanti ottenuto sia nel 2009 dai ragazzi dell'Invicta guidati da Michele Fontana e poi nel 2023 da parte dei classe 2006 e 2007 dell'Invicta di Stasolla.

  under 15
  2019: la rosa U15 del Matera guidata da Antonio Finamore

Dunque quale può essere l'anello mancante della catena per tornare a consentire alla cantera materana di produrre risultati duraturi anche oltre la fatidica soglia di passaggio dalle giovanili alle prime squadre? Proviamo a trovarlo. Dal settore giovanile locale escono ogni anno alcuni giovani di una fascia potenzialmente "intermedia", che magari non sono ancora pronti per tentar fortuna tra i professionisti ma hanno comunque un potenziale superiore a quello dei campionati regionali. Con una prima squadra in serie D la destinazione naturale sarebbe proprio quella di restare a Matera, piuttosto che andare a giocare in serie D o Juniores di serie D a tanti km di distanza; con le attuali regole sugli under, che prevedono l'utilizzo di 4 ragazzi in campo compresi tra 18 e 20 anni, sarebbe questa una ulteriore opportunità. Ne gioverebbero i ragazzi, che dovrebbero allontanarsi da casa solo se hanno un talento tale da cercar fortuna in società di categoria superiore (in quel caso ben venga il cercare altri lidi), e ne gioverebbe il Matera stesso, che nel giro di pochi anni potrebbe contare in prima squadra su una base di almeno 5/6 giovani di provenienza locale, con tutti i risparmi che ne conseguono oltre alla eventualità di poterne valorizzare qualcuno.

under 17  
2019: la rosa U17 del Matera guidata da Vito Chimenti  

Invece tutto ciò inspiegabilmente non accade più da anni: per trovare l'ultimo Matera dei materani dobbiamo risalire al 2009, ben 16 anni fa. Oggi, se ci limitiamo ad analizzare solo la fascia di ragazzi locali compresa tra 18 e 21 anni che è già transitata dalla serie D (quindi giovani che hanno i numeri per giocare in questa categoria), abbiamo Cotugno (2005) in serie D a Castelfidardo, Bruno (2004) e Zumpano (2005) che dopo aver giocato in serie D rispettivamente con Gravina e Aglianese attualmente militano in Eccellenza nel Pomarico, Carlucci (2005) dopo la serie D a Gallipoli è in Eccellenza a Bisceglie, Tortorelli (2004) dal settore giovanile dell'Andria oggi è a Ferrandina capolista in Eccellenza, e infine Santochirico (2004) che dopo qualche anno in serie D è fermo.

  2022-23 invicta
  2023: l'Invicta di Stasolla che ha raggiunto le final six nazionali U17

Se vogliamo estendere l'analisi anche ai ragazzi della provincia e dei vicini comuni pugliesi, che sono cresciuti nei settori giovanili materani, abbiamo (sempre limitandoci alla fascia di età 18/21) il laertino De Vietro (2004), recentemente passato dal Monopoli al Pompei, l'irsinese Amato (2004) trasferito di recente al Fasano dopo altre esperienze in D con Chieti e Sambenedettese, i bernaldesi Forcillo (2004) e Gallitelli (2005) che dopo militanze in serie D rispettivamente con Martina e Pistoiese oggi giocano nel campionato regionale lucano, e il santermano Saccomanni (2006) che è a Pescara dopo un anno in serie D a Notaresco.

Siamo convinti che, se anche solo in qualcuno di questi esempi (e certamente ne abbiamo tralasciati tanti altri, e tanti altri se ne possono fare per i diciottenni e ventenni di qualche anno fa), gli sguardi del Matera avessero incrociato quelli di qualcuno di questi ragazzi, ne avrebbero potuto beneficiare entrambe le parti in causa.

Concludiamo pertanto questa nostra riflessione invitando a un confronto tutti gli attori del calcio locale, maggiore e giovanile, per provare a ricongiungere ogni anello della catena spezzata.