Come molti tifosi biancazzurri temevano, il campionato 2018/19 ha segnato la fine all'avventura del Matera Calcio nel campionato di Serie C; con la quarta rinuncia a scendere in campo, avvenuta in occasione della settima giornata di ritorno che metteva di fronte al XXI Settembre-Franco Salerno il Matera e la Cavese, il club lucano ha sancito la propria esclusione dal campionato di competenza. Per un beffardo scherzo del destino la parola fine di tale fallimento calcistico, oltre ad avvenire nell'anno in cui si celebra la consacrazione di Matera a capitale europea della cultura, è coincisa proprio con il giorno in cui si presentava a Casa Cava il ricco programma degli eventi sportivi legati a Matera 2019, denominato Sport Tales.
Non è compito nè volontà nostra quello di individuare i colpevoli di questo tracollo ma non possiamo fare a meno, da appassionati di calcio e della nostra squadra di calcio, di gridare la nostra indignazione per il modo in cui ci siamo auto-esclusi dalla competizione, la maniera peggiore e meno dignitosa possibile; smantellare un'intera squadra a campionato in corso, far giocare partite di un campionato professionistico a ragazzi delle squadre Berretti e Allievi, per poi terminare ingloriosamente con quattro rinunce, significa oltre che falsare un campionato anche gettare nella polvere la nostra maglia che forse non avrà il blasone e la gloria delle grandi ma che per noi tifosi va rispettata sempre e comunque, anche nei momenti peggiori.
Oggi noi vogliamo guardare avanti e provare a immaginare cosa può e deve succedere per far rinascere il calcio a Matera nel più breve tempo possibile. La politica, che molti invocano spesso impropriamente, tuttavia può e DEVE impegnarsi in maniera attiva per aiutare a ricostruire un movimento calcistico che sappia riportare presto Matera nel calcio che conta. Il silenzio della società civile e delle istituzioni materane, in questa vicenda fallimentare, è stato assordante, lasciando soli i 1500 irriducibili appassionati del Bue che sono rimasti gli unici a credere nella possibile salvezza. La politica deve fare la sua parte, come avvenuto anche in tempi recentissimi nelle città che hanno vissuto lo stesso dramma sportivo del fallimento e dell'esclusione dal campionato: gli esempi di Bari, Modena, Cesena e tanti altri ci insegnano innanzitutto che la squadra di calcio è patrimonio della città, di cui ne porta il nome, e non di un singolo, e che pertanto le istituzioni cittadine hanno il dovere di riunire le forze migliori della città e farle convergere intorno a un progetto di ampio respiro che riporti in alto non solo la prima squadra di calcio della città ma la cultura calcistica e sportiva cittadina. E' questo il modo migliore per far sì che Matera 2019 diventi realtà anche nello sport, ed è questo il nostro augurio per i prossimi mesi.