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Matera - Fidelis Andria 0-0

DSC 0147Matera: Tozzo; Ingrosso, De Franco, Mattera; Di Lorenzo, Armellino (65' Infantino), De Rose, Casoli; Strambelli, Negro (80' Sartore), Carretta (74' Salandria). A disposizione: D'Egidio, Biscarini, Gigli, Iannini, Armeno, Meola, Didiba, Dammacco, Lanini. All. Auteri

Fidelis Andria: Cilli; Rada, Aya, Curcio; Tartaglia, Onescu, Minicucci (89' Bottalico), Tito; Cruz (66' Berardino), Croce (67' Volpicelli), Cianci. A disposizione: Lullo, Pop, Allegrini, Fall, Ippedico, Spinelli. All. Favarin

Arbitro: Giovanni Luciano di Lamezia Terme. Assistenti: Felice Marinenza di L'Aquila e Veronica Vettorel di Latina.

Note: spettatori 2000 circa, di cui un centinaio ospiti. Ammoniti: Armellino, Casoli (M), Tartaglia, Cruz, Onescu, Cilli, Curcio, Cianci (A).

Fotografie di Sandro Veglia, cronaca di Nicola Radogna

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Nella 33^ giornata di Lega Pro il Matera non riesce a vincere contro l’Andria di mister Favarin. Ospiti sulla difensiva per tutta la partita, a tratti irritanti per l’atteggiamento che hanno assunto nell’arco dei novanta minuti, complice anche una direzione di gara a dir poco mediocre. Padroni di casa che, dal canto loro, sono apparsi senza idee e senza motivazioni, in difficoltà anche dal punto di vista fisico. Gli uomini di Auteri non hanno saputo scardinare la difesa della formazione pugliese, arroccata nella propria trequarti a difesa del pari.

Mister Auteri sceglie la formazione titolare per cercare di trovare continuità di risultati. Il tecnico siciliano schiera Tozzo tra i pali; difesa a tre con Ingrosso, Mattera e De Franco. Centrocampo con capitan De Rose ed Armellino al centro, Di Lorenzo a destra e Casoli a sinistra. In avanti tridente formato da Negro, Strambelli e Carretta. Risponde la Fidelis Andria allenata da mister Favarin, una vecchia conoscenza del club lucano. Nel 3-5-2 i pugliesi si affidano alla coppia Croce-Cianci in attacco. Passano pochi minuti dal fischio d’inizio e gli ospiti ci provano con un calcio di punizione battuto da Rada, il tiro insidioso mette in difficoltà Tozzo che smanaccia. L’Andria fa molta densità a metà campo, rendendo difficile la vita ai padroni di casa che sono costretti ad allargare il gioco sulle fasce; gli uomini di Favarin pressano i materani in fase di impostazione, costringendo Tozzo al rinvio lungo, non il massimo per una squadra non dotata di molti colpitori di testa. Per assistere alla prima vera palla goal per il Matera bisogna aspettare il minuto 23′: Strambelli serve in profondità Negro sulla fascia destra, l’attaccante leccese, tutto solo, penetra in area ma, proprio sul più bello, si allunga la palla e l’azione sfuma. La partita si incattivisce, gli ospiti effettuano dei brutti interventi a metà campo che spesso il direttore di gara non sanziona. I lucani costruiscono un’altra palla-goal sul finire del primo tempo: al 41′ Casoli serve Negro che, dal vertice alto dell’area di rigore, calcia alle stelle. Il primo tempo non offre altre emozioni, l’arbitro manda tutti negli spogliatoi.

La ripresa si apre sulla falsa riga dei primi quarantacinque minuti. Fidelis Andria che, di fatto, rinuncia a giocare, inscenando puntualmente falsi infortuni e perdendo tempo ogni qual volta si presenti l’occasione. Tuttavia sono gli ospiti a rendersi pericolosi per la prima volta, al minuto 53′, con Croce che prova a sorprendere Tozzo con una conclusione dalla distanza, l’estremo difensore scuola Sampdoria non si fa cogliere impreparato e devìa in angolo. Risponde De Rose una manciata di minuti più tardi, il tiro da fuori è deviato in angolo da un difensore. Al 63′ mister Auteri opta per il primo cambio: fuori Armellino e dentro Infantino. Centoventi secondi più tardi il primo ed ultimo tiro del Matera nello specchio della porta: sul cross di Negro è più veloce di tutti Carretta che colpisce di testa, costringendo Cilli ad un super intervento, palla sradicata dall’incrocio dei pali. L’attaccante di Gallipoli poco dopo fa spazio a Salandrìa; stessa sorte, per uno stremato Negro, sostituito da Sartore. Nel finale sono gli ospiti che sfiorano il goal con un sinistro di Volpicelli, fuori di poco. Nelle ultime battute del match si fa vedere Infantino, l’attaccante di Tricarico controlla un cross dalla sinistra e prova a girarsi, conclusione debole. Nel finale, in pieno recupero, De Franco non ci arriva per un soffio sulla punizione di Strambelli. L’arbitro fischia la fine, decretando un pari che fa felici gli andriesi, soprattutto il tecnico Favarin che si scaglia contro la tribuna centrale assumendo un comportamento a dir poco non professionale. Matera tutto sommato poco convinto.

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