Matera - Melfi 2-3
Reti: 8'' pt Canotto (ME), 22' pt Infantino (rig. MT), 30' pt Longo (ME), 12' st Soumarè (rig. ME), 26' st Infantino (MT)
Matera: Bifulco, Di Lorenzo, Tomi, De Rose, Ingrosso, Piccinni, Rolando, Iannini, Infantino, Armellino, Carretta
A disp.: Biscarini, De Franco, Meola, Zaffagnini, Zanchi, Scognamillo, D’Angelo, Pagliarini, Albadoro, Casoli, Gammone
All.: Aprile (sostituto di Padalino)
Melfi: Santurro, Annoni, Giron, Maimone, Cason, Silvestri, Soumarè, Giacomarro, Canotto, Finazzi, Longo
A disp.: Gagliardini, Petta, Petricciuolo, Amelio, Demontis, Boscolo, Zane
All.: Amato (sostituto di Ugolotti)
Arbitro: Luigi Rossi di Rovigo. Assistenti: Alfonso Annunziata di Torre Annunziata e Genny Sbrescia di Castellammare di Stabia.
Note: spettatori 4000 circa con una ventina di tifosi del Melfi.
Cronaca di Nicola Radogna, fotografie di Sandro Veglia
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Il Melfi quart'ultimo in classifica espugna il XXI Settembre Franco Salerno di Matera e pone fine (molto probabilmente) alle speranze dei padroni di casa di agguantare i playoff. Ad essere onesti non abbiamo assistito ad una prestazione dello stesso livello rispetto a come ci avevano abituato i ragazzi di Padalino. Che il derby lucano del girone C di Lega Pro sarebbe stato difficile lo si è capito da subito. Prima rete ospite dopo 8 secondi dall'inizio, per quella che sarà ricordata come la rete più veloce che si sia mai verificata nei campionati professionistici. Matera costretto ad inseguire fin da subito, con alcuni giocatori apparsi nettamente in affanno. Il pareggio di Infantino su rigore ha solo illuso i tifosi materani e non ha permesso ai biancoazzurri di concludere il primo tempo in svantaggio, per colpa della rete subita su calcio di punizione (deviato in maniera decisiva dalla barriera). Terza rete melfitana nella ripresa, con un rigore procurato dal neo-entrato Zaffagnini, espulso nell'occasione, e definitiva rete del 2-3 finale firmata ancora una volta da Infantino.
Matera che si ferma sul più bello, quindi, a quattro giornate dalla fine, dopo una stagione sicuramente positiva in cui la squadra ha espresso un ottimo calcio e lottato contro qualsiasi avversario. Adesso i playoff appaiono quasi irragiungibili, solo un miracolo potrebbe bloccare le dirette concorrenti a vantaggio dei biancoazzurri, che hanno comunque il dovere di provarci ed onorare la maglia finchè la matematica non ci condanna.
Gli allenatori di entrambe le formazioni sono squalificati, così Aprile, sostituto di mister Padalino, schiera Bifulco tra i pali, linea difensiva a quattro con Piccinni ed Ingrosso centrali, Di Lorenzo a destra e Tomi a sinistra. Centrocampo solito con De Rose regista, capitan Iannini ed Armellino coppia centrale, Rolando a sinistra e Carretta a destra. In avanti bomber Saveriano Infantino.
Come detto nell'introduzione, la giornata nera del Matera comincia subito nei primi istanti del match. La partenza degli ospiti è fulminea, calcio d'inizio battuto a metà campo, il lancio di Giacomarro pesca in area di rigore materana Canotto che, in mezzo a Tomi e Piccinni, si porta la palla avanti e, quasi dalla linea di fondo campo, batte Bifulco dopo 8 secondi con una traiettoria quasi impossibile. Padroni di casa che si trovano fin da subito a rincorrere ed iniziano ad attaccare a testa bassa, in modo maldestro e confusionario, esponendosi ai pericolosi contropiedi ospiti. La prima occasione degli uomini di Aprile è targata De Rose, il tiro centrale del centrocampista biancoazzurro viene respinto senza troppi affanni da Santurro. Matera che non riesce a trovare le distanze tra i reparti, Iannini si riversa sin da subito alle spalle di Infantino lasciando il centrocampo in inferiorità numerica. E' micidiale il contropiede avviato al 12' dall'ex di turno Longo, il tre contro tre si conclude con un clamoroso palo colpito dal calciatore gialloverde con Bifulco battuto. Ci prova Armellino al 13', la sua conclusione finisce di poco a lato; una manciata di minuti più tardi i padroni di casa assediano la porta difesa da Santurro, il cross di Rolando trova Infantino, l'estremo difensore ospite smanaccia, successivamente la difesa salva sulla linea sia su Iannini sia su Carretta. Al 18' ci riprova capitan Iannini, ma la difesa sbroglia. Matera che trova la rete del pareggio su rigore dopo una bella percussione personale di Rolando sulla fascia sinistra al 22'. Dal dischetto si presenta Infantino che è infallibile, la sfera colpisce il palo ed entra in rete. Biancoazzurri che, sulle ali dell'entusiasmo, spingono ancora con Infantino la cui conclusione è respinta dalla difesa. Alla mezz'ora il Melfi trova la rete del nuovo sorpasso: il calcio di punizione battuto da Longo colpisce la barriera, Bifulco, che nel frattempo si era mosso in direzione opposta, non può far altro che osservare la palla gonfiare la rete alle sue spalle. La partita si accende e le squadre danno vita ad una mischia a metà campo con un Piccinni molto nervoso, nell'occasione l'allenatore in seconda degli ospiti viene espulso. Le squadre vanno all'intervallo sul punteggio di 1-2.
Nella ripresa subito un cambio per i padroni di casa, fuori Piccinni e dentro Zaffagnini, sostituzione che inciderà molto sul match. Dopo dieci minuti infatti Canotto supera clamorosamente in velocità proprio il neo-entrato difensore, il quale lo atterra in area di rigore. L'arbitro assegna il penalty per gli ospiti ed espelle Zaffagnini, Matera in inferiorità numerica. Dal dischetto si presenta Soumarè che non sbaglia. Padroni di casa a picco che rischiano il capitombolo in più di un contropiede. Al minuto 17' grave ingenuità di Soumarè che effettua un'entrataccia ai danni di Armellino, l'arbitro ristabilisce la parità numerica espellendo il calciatore gialloverde. Mister Aprile cerca di dare maggiore spinta alla manovra materana inserendo Albadoro e Casoli al posto di Armellino e Carretta. Al 26' i biancoazzurri accorciano le distanze con Infantino, abile ad insaccare in seguito ad un'azione nata da calcio di punizione battuto da Rolando, prima conclusione di Ingrosso parata dal portiere e definitivo tap-in del numero 9, nove come le reti realizzate dall'attaccante arrivato nella città dei Sassi durante la sessione invernale del calciomercato. Il Matera ci prova con la forza della disperazione, ma fino alla fine da segnalare c'è soltanto un episodio dubbio in area melfitana con l'atterramento di Casoli. L'arbitro fischia la fine e decreta la sconfitta interna degli uomini di Padalino.
Matera che rientra a testa bassa negli spogliatoi applaudito comunque dai 4.000 spettatori accorsi al XXI Settembre Franco Salerno. Biancoazzurri apparsi stanchi, sempre in ritardo sui palloni e perdenti nei contrasti, consapevoli di aver perso uno degli ultimi treni che portava di diritto ai playoff. Forse gli uomini di Padalino hanno accusato il grosso dispendio di energie che ha consentito la sensazionale risalita in classifica, dall'ultimo posto fino alla soglia dei playoff. Forse i calciatori, dopo la grandissima impresa di Lecce, hanno sottovalutato l'avversario. Il club di Columella adesso vede assottigliarsi di molto le probabilità di rientrare tra le prime quattro. La matematica non condanna ancora il Matera che ha in ogni caso il dovere di provarci fino alla fine, se non altro per onorare la maglia. FINO ALLA FINE, FORZA MATERA!!!