A cura di Fabio Venezia, Francesco Salerno e Nicola Salerno
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GLI AVVERSARI - Assieme alla Lupa Castelli, il Martina ha il peggior ruolino di marcia esterno: un solo pareggio (1-1 a Melfi), dodici sconfitte e nessuna vittoria, numeri da retrocessione diretta. Eppure l'avvento in panchina di Daniele Franceschini, ex calciatore di Chievo e Sampdoria ed ex allenatore di Giovanissimi ed Allievi della Lazio, sembra aver rilanciato i pugliesi che nelle ultime quattro giornate i biancoazzurri hanno infatti vinto contro Catanzaro e Catania e pareggiato con Melfi e Casertana. La salvezza diretta è ancora tutta da conquistare ma la scelta attuata dalla società sembra sia vincente. Dal punto di vista tattico, mister Franceschini dovrebbe puntare sul 4-4-2 anche se non è da escludere l'impiego del 4-3-3 visto a Melfi.
Tra i pali spazio al 29enne Sergio Viotti. Al centro della difesa la coppia composta da Domenico Marchetti e Raffaele D'Orsi, prelevato dal Catanzaro, mentre lungo le corsie esterne spazio al 36enne Salvatore D'Alterio, ex Casertana, a destra e Felipe Curcio, terzino brasiliano di 22 anni, a sinistra. Partirà verosimilmente dalla panchina l'ex Vincenzo Migliaccio. In mezzo al campo la coppia formata dal sempreverde metronomo croato Ivan Rajcic, ad inizio stagione a Caserta, e l'ivoriano naturalizzato del Burkina Faso Salif Dianda, ex di Hellas Verona e Ternana. Gli esterni alti saranno Angelo Antonazzo a destra e Antonio Schetter (2 gol in 24 presenze) a sinistra; Franceschini dovrebbe quindi far accomodare in panchina il centrale Remo Basso. In attacco il pericolo numero uno per Piccinni e Ingrosso sarà il franco-ghanese Allan Baclet, autore di 11 reti in 22 gare. Al suo fianco uno tra Adama Diakitè, punta centrale prelevata dalla Casertana, Riccardo Berardino, Nicola Ciotola oppure il giovanissimo croato classe 1995 Ante Kuseta.
SUGLI SPALTI - Al XXI Settembre Franco Salerno gli ospiti di questa settimana sono i martinesi. Nascono come tifoseria organizzata ufficialmente negli anni ottanta con gli Ultrà Martina 1986 sebbene già qualche anno addietro i Puma avevano portato avanti un discorso ultras nella cittadina della Valle d’Itria e possono considerarsi i pionieri del tifo biancoazzurro. Altri nomi storici che nel corso degli anni si sono fatti conoscere allo stadio Tursi sono Martinesi Vecchio Stampo (MVS) e Gruppo Kompatto. A completare il quadro della tifoseria Maniakal Group e Opposta Fazione.
Sebbene siano sempre stati una buona tifoseria, i martinesi hanno dato il meglio di sé nei primi anni duemila quando la loro squadra arrivò a sfiorare la Serie B perdendo la finale play-off contro il Pescara. Si contraddistinguono per il colore che riescono a dare alla loro Curva Nord e per il loro materiale di buona fattura e da più parti vengono considerati una delle migliori tifoserie pugliesi dopo quelle dei capoluoghi. Tra le loro amicizie vanno citate la tifoseria del Nardò e quella del Teramo. Per quanto riguarda le rivalità in primis Fasano e in secondo luogo Monopoli. Un discorso a parte va fatto per il rapporto con i tarantini: parecchi anni orsono infatti c’era un grande rispetto reciproco, successivamente, con la rivalità delle squadre in campionato, i rapporti hanno cominciato a deteriorarsi fino a compromettersi del tutto dopo che i martinesi hanno stretto buoni rapporti con i baresi.
I PRECEDENTI - Il bilancio dei precedenti di campionato tra Matera e Martina al XXI Settembre vede 5 vittorie del Matera, 6 pareggi e 3 vittorie del Martina.
La lunga lista dei confronti diretti ha inizio nel lontano campionato di Prima Divisione Pugliese 1947-48, quando il Circolo Sportivo Matera ed il Martina si divisero la posta con risultato a reti inviolate. Pochi anni dopo, nel Campionato Interregionale di Promozione 1950-51, con il C.S. Matera che nel frattempo era diventato Matera Calcio, gli ospiti si imposero per 3-2; altalena di gol con vantaggio martinese di Mongelli, pari per il Matera con l'istriano Colomban, nuovo vantaggio ospite di con Hefti e nuovo pareggio di Pugliese, istriano anche lui, e sigillo finale di Ferrari per gli ospiti. Nella IV Serie 1957-58 la gara terminò 1-1 con Minin che portò in vantaggio il Matera e Fumarola che riportò il punteggio in parità, e nel 1966-67 nuovo pareggio, stavolta per 0-0.
La prima volta in Serie C fu nel 1970-71, ed anche in quel caso finì in parità; passarono in vantaggio i lucani grazie al gol di Carella, e nella ripresa i pugliesi pareggiarono le sorti dell'incontro con Bonaldi. Nel 1971-72 prima vittoria per i padroni di casa, un sonante 4-1 firmato da Toffanin, Jancarelli, Gambini e Codraro, e rete per gli ospiti siglata da Zizzi. Nel campionato di Serie D 1975-76 i materani si imposero per 3-1 con doppietta di Chimenti e gol di Generoso, e gol della bandiera per il Martina segnato da Calò.
Negli anni ottanta in C2 gli scontri diretti si fecero frequenti, a cominciare dal 1981-82 quando il Matera sconfisse il Martina con il minimo scarto grazie al giovane Sciacoviello. L'anno seguente il Martina portò a casa una vittoria per 2-1 con Pellegrini e Molinari e gol di Apuzzo per i lucani. Due pareggi nei due anni successivi, il primo a reti bianche e nel 1984-85 un 1-1 firmato dal rigore del compianto Trevisan per il Matera e pari di Vinci per il Martina. Ultimo incontro degli anni ottanta quello del 1985-86 con D'Oriano e Bertoia che regalarono il successo al Matera.
Al CND 1997-98 risale l'ultima vittoria esterna del Martina, 2-1 il risultato grazie alla doppietta di Simone e rete di Dario Gagliardi per il Matera.
Campionato 2014-15: il terzo gol segnato da Madonia |
Terminiamo la rassegna dei precedenti con il 3-1 dell'anno scorso nella gara in cui fu aperta per la prima volta la curva sud; partì bene il Martina, che in panchina aveva mister Ciullo ed annoverava tra le sue fila Carretta, e gli ospiti passarono in vantaggio grazie ad una botta su punizione del bomber Montalto. Pronta reazione del Matera che sul finire del primo tempo nel giro di dieci minuti ribaltava il risultato: prima un colpo di testa di Mucciante su azione di calcio d'angolo e poi un tocco di Letizia dopo un pregevole uno-due con Madonia portarono il Matera al riposo sul 2-1. Nel finale di gara il sigillo sulla partita era opera di Madonia; Letizia ricambiava l'assist ricevuto dal compagno nel primo tempo ed il bomber palermitano entrato in area freddava Bleve.
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