Intervista di Massimo Abbatino, foto di Sandro Veglia
Ciano, seconda stagione al Matera, finalmente in vetta: come vive questo momento, seppur meno presente quest’anno in campo?
E’ un momento molto positivo per la squadra, veniamo da una striscia di vittorie importanti ma sappiamo che dobbiamo continuare così per cercare di raggiungere il nostro obiettivo. Non possiamo permetterci passi falsi. A livello personale è normale che un po' soffro per il poco impiego, ma cerco di essere sempre a disposizone, comportarmi da professionista, e vado avanti così.
Quattro tribune consecutive per Ciano, eppure contro il Gladiator è apparso in forma e non ha fatto rimpiangere gli squalificati. L’ambiente ha apprezzato la professionalità, ma come vive Ciano questo momento?
Quest’anno sapevo che avrei giocato un po' meno per l’altissima competizione in squadra, certo pensavo di giocare qualcosa in più. Ma penso solo ad allenarmi al massimo delle mie possibilità. Quando vengo chiamato in causa do il mio contributo. Non è facile, ma io sono fatto così: ho sposato il progetto del Presidente e rispetto ogni scelta.
Qual è la forza di questa squadra e che aria si respira nello spogliatoio?
Le vittorie hanno fatto gruppo e spogliatoio. Personalmente penso che tutti remiamo dalla stessa parte, non ci sono invidie o gelosie. Questo è dovuto al fatto che tutti sanno quanto valgono: stare in panchina qui non significa non valere, ognuno di noi potrebbe giocare in qualsiasi squadra di questa categoria o di categorie superiori.
A dicembre il Matera era in confusione. Poi il mercato e il ritorno di Cosco: fattori determinanti?
Col mercato sicuramente sono arrivati giocatori con delle motivazioni molto forti, hanno dato quel qualcosa che mancava. Mister Cosco è tornato con grinta e determinazione e l’ha trasmessa allo spogliatoio. Quest’adrenalina ci serviva.
Quindi al Matera mancavano le motivazioni nello spogliatoio prima della rivoluzione-Columella?
A volte quando un giocatore decide di scendere di categoria non lo fa con le giuste motivazioni, magari sottovaluta molte cose e questo può capitare, non siamo tutti uguali. Quindi può essere che qualcuno non aveva le motivazioni che servivano, mentre i nuovi acquisti hanno la stessa fame di vittorie di chi ha deciso di rimanere.
Dopo due stagioni a Matera, Ciano continuerebbe con la maglia biancazzurra?
Certo. Io a Matera sto bene, ho un ottimo rapporto con tutti, con il presidente in primis. Resterei volentieri in questa piazza. Credo in questo progetto ed è per questo che sono rimasto.
Domenica c’è la Gelbison, osso duro all’andata (1-1 al XXI Settembre, pur giocando con un uomo in meno).
La squadra si sta preparando come sempre, siamo concentrati e pensiamo partita per partita. Le sette vittorie sono già alle spalle, domenica è un’altra battaglia difficile. Loro hanno un buon allenatore, l’ho incontrato anche quando ero a Cosenza come avversario. Fa giocare bene le sue squadre. Ma noi dobbiamo vincere il campionato e ce la metteremo tutta.
Da Vallo della Lucania risponde mister Erra, che festeggia la sua duecentesima panchina in Serie D domenica contro il Matera.
All’andata la Gelbison ha strappato un pareggio con grande onore, pur giocando con un uomo in meno. Ha mantenuto un buon calcio durante il campionato: domenica però c’è un altro Matera, come sta preparando la squadra?
Come al solito: siamo coscienti che affrontiamo una squadra che in questo momento vince contro tutti e tutto. Siamo preparati a un impegno arduo e sappiamo che loro sono molto diversi dall’andata, più battaglieri e soprattutto sono la capolista. Noi veniamo da due sconfitte casalinghe… non possiamo permetterci la terza perchè vogliamo e dobbiamo salvarci.
Gli obiettivi della sua squadra quali sono?
La salvezza. Veniamo da tre partite in cui abbiamo fatto un solo punto, siamo sicuramente un po' in difficoltà a livello di risultati ma sono fiducioso perché noi comunque giochiamo sempre con personalità. E’ un momento di appannamento, sono convinto che da qui alla fine faremo quei punti che ci servono.
Che messaggio manda al Matera?
Posso solo fare I complimenti a Enzo Cosco, mio amico. Il Matera è una squadra che merita il primato e sono contento per loro. Se la giocherà fino alla fine con Marcianise e Taranto. Noi però faremo di tutto per arrestare la loro marcia trionfale.
Con grande spontaneità e sportività mister Erra, a margine dell’intervista, ricorda un amico: Renato Carpentieri.
Ero amico di Renato Carpentieri… quando venni a Matera lo conobbi, avevamo un amico in comune.
Mi piacerebbe molto rivolgere un pensiero a Renato, quando ho appreso la notizia della sua scomparsa sono rimasto basito. Lo conoscevo poco ma abbiamo parlato nelle occasioni che ci sono state. Era davvero una bella persona, un uomo speciale.