Intervista a cura di Massimo Abbatino, foto di Sandro Veglia
Capitan Fernandez, domenica c’è il Gladiator: tanti squalificati. Come vive la squadra questa condizione?
Ci sono squalifiche pesanti e sicuramente mancheranno giocatori importanti. Però questo non è un problema: abbiamo una rosa ampia e competitiva, ci sono i sostituti adeguati. Tutti si fanno trovare pronti in allenamento e hanno voglia di giocare per esprimere il loro valore.
Il Gladiator arriva a Matera in una condizione societaria difficile: questo mette a rischio la pressione sul match?
Assolutamente no. La crisi societaria oggi c’è e domani non si sa. A noi non deve interessare: noi pensiamo solamente al campo. Sappiamo cosa accade a livello di società, le cose cambiano ogni giorno. Loro verranno a Matera nella loro condizione di classifica difficile e cercheranno di fare punti a tutti i costi. E’ questo che deve interessarci e noi faremo di tutto per mantenere la vetta. Sappiamo bene che in questo girone le squadre come il Gladiator ci hanno sempre messo in difficoltà e vanno a giocarsela su tutti i campi. Noi invece dobbiamo mantenere la vetta e abbiamo tutto da perdere.
Diciotto punti in sei gare, è un Matera che finalmente ammazza il campionato. Cosa è cambiato da quando Cosco è tornato?
Cosco lo conoscevamo già, la preparazione l’abbiamo fatta con lui. Sapevamo quali fossero le sue capacità da allenatore e da uomo. La svolta al campionato l’ha data la personalità del presidente che ha fatto la scelta coraggiosa di richiamarlo in un momento difficile per noi. Scelta azzeccata, come tutte le operazioni di mercato che ha fatto. La società ha preso delle decisioni importanti che oggi stanno dando i loro frutti. Di certo la squadra aveva bisogno della personalità di Cosco.
Mariano Fernandez guida la miglior difesa del campionato. Più orgoglio o più responsabilità?
Fa sicuramente piacere essere la miglior difesa. Ma è un lavoro di tutta la squadra e non solo di reparto. In squadra si sacrificano tutti, dal primo attaccante al portiere. Anche la fase di possesso è curatissima in allenamento e siamo contenti. Non ci dobbiamo fermare, il campionato è lungo e continueremo a fare il nostro dovere fino all’ultima gara. In questo c’è la responsabilità di ognuno di noi.