Antonio, definirti un lusso per la categoria è poco. Avevi sicuramente altre offerte, perchè hai scelto Matera?
In Serie C quest'anno non ci sono retrocessioni e sinceramente mi sentivo privo di motivazioni e di stimoli. Il presidente Columella mi voleva da due anni e mi dispiaceva tanto vedere il Matera così distante dalla vetta. Per uno passionale ed ambizioso come me è stato un attimo trovare l'accordo.
Cosa è cambiato dopo la sconfitta in casa della Mariano Keller?
I giocatori ci sono sempre stati, il merito del cambiamento è di mister Cosco. La situazione era abbastanza complicata e non nego di essere stato preoccupato. Il mister ha capito cosa sistemare, abbiamo ritrovato la cattiveria e l'agonismo che servono per vincere. Ora siamo in vetta e non abbiamo alcuna intenzione di mollare il primato, Matera merita la Serie C.
Cosa pensi della squadra?
Dal punto di vista tecnico è una squadra fortissima. Chi non gioca spesso, e penso ai vari Roselli, Calori, Ciano, sarebbe titolare in Prima Divisione. Il calcio sta cambiando, ora se non hai 18 anni non giochi; purtroppo a 25 anni, quando si è nel pieno della forma fisica, si viene considerati vecchi. Per quanto riguarda i nostri under sono tutti ottimi giocatori, auguro loro di fare carriera. Possono davvero fare strada.
Un pensiero su mister Cosco.
Ho un carattere forte, difficile, non sono uno che le manda a dire. Eppure lui sa come prendermi. E' un tecnico preparatissimo, capace di motivarti anche contro l'ultima in classifica.
Dopo il fantastico gol segnato contro il Brindisi, sei andato verso il presidente Columella. Tra voi c'è grande feeling.
Siamo entrambi passionali, sanguigni, viviamo il calcio nella stessa maniera. Mi voleva da due anni, ora voglio ripagare la fiducia che ripone in me. Lo stimo tanto, sta facendo grandissimi sforzi per portare in alto il Matera.
Per chiudere, un appello ai tifosi.
Capisco bene la loro amarezza dopo anni di delusioni e falsi proclami. Li comprendo, sono stato un tifoso anche io. Però posso garantire che questa squadra sputerà sangue fino all'ultimo, ce la metteremo tutta per arrivare in fondo, onoreremo sempre la maglia quindi chiedo loro di starci vicino e di sostenerci. Insieme ce la possiamo fare, ce la dobbiamo fare. Sentire il calore di 7000, 8000 tifosi fa tirar fuori ancora più energia. Cominciamo dalla prossima in casa, anzi già da domenica prossima. A Grottaglie dobbiamo giocare in casa!
intervista a cura di Fabio Venezia