Intervista a cura di Francesco Salerno
In vista dell’incontro tra Matera e Monopoli intervistiamo un ex di entrambe le formazioni: Claudio Ghedin, difensore classe 1963, che ha disputato due stagioni con la maglia del Matera collezionando ben cinquantasette presenze. Ha realizzato inoltre cinque reti, tra cui ricordiamo con grande piacere quella in un derby pareggiato 1 a 1 a Potenza nel campionato 1983-84, messa a segno a quattro minuti dalla fine con condizioni meteo burrascose. Cominciamo l’intervista proprio da quell’episodio.
Hai segnato cinque reti con la maglia biancazzurra, un buon bottino per un difensore. Tuttavia ai tifosi del Matera è rimasta in mente la rete nel derby. Potresti descriverla ai lettori di MateraCalcioStory?
Sono passati trent'anni, non ricordo tutta l'azione e chi mi passò la palla ma ho ancora bene in mente che la partita era agli sgoccioli e i nostri tifosi stavano già cominciando a ripiegare stendardi e bandiere per andare via. Mi ritrovai libero e con la palla al piede qualche metro fuori dall'area e decisi di scoccare una conclusione verso la porta. Andò bene e riuscimmo a pareggiare una gara su un campo dove era difficile giocare per le avverse condizioni meteorologiche. Una bella soddisfazione per i ragazzi che ci avevano seguito da Matera.
Sempre rimanendo in argomento, cosa ricordi della partita persa a tavolino nel girone di ritorno?
Ero in campo anche nella gara di ritorno ma mi trovavo in un'altra zona del campo, di conseguenza non vidi D'Astoli essere colpito dalla famosa monetina. Tuttavia credo che nessuno abbia visto quell'episodio semplicemente perché non accadde, fu abbastanza chiaro a tutti che il giocatore del Potenza era perfettamente in grado di continuare e che si trattò di una sceneggiata. Purtroppo non è stata la prima né l'ultima nel mondo del calcio.
Segui ancora il Matera a distanza di tanto tempo?
Certo, ormai Matera è la mia città adottiva in quanto lavoro qui e mia moglie è materana. Seguo il Matera anche se purtroppo solo dal punto di vista del punteggio e della classifica, mi piacerebbe tornare allo stadio ma la domenica lavoro e quindi posso solo leggere i risultati dalla pagina del televideo sulla Serie D.
Domenica c’è la gara col Monopoli, altra formazione in cui hai militato. Cosa puoi dirci mettendo a confronto le tue esperienze in biancazzurro e biancoverde?
Con il Matera ho fatto due anni in C2, un'esperienza indimenticabile perché ero giovanissimo (vent'anni, ndr) ed era la prima volta che mi allontanavo per un periodo prolungato da casa. A Monopoli invece sono rimasto per un periodo più lungo, quattro anni, e ho disputato il campionato di C1.
Le differenze tra un' esperienza e l'altra sono soprattutto di carattere organizzativo. A Matera a capo di tutto il movimento calcistico c'era il Presidente Franco Salerno che gestiva tutti gli aspetti della società nei minimi dettagli, anche per quanto riguarda i rapporti interni alla squadra. A Monopoli invece la società era meno presente e il punto di forza era lo spogliatoio.
Quando hai lasciato anche Monopoli dove ti ha portato il calcio?
Ho giocato a Bassano e Brindisi in Interregionale prima di chiudere la carriera agonistica in Prima Categoria veneta. Dopo aver appeso le scarpe al chiodo ho intrapreso altre attività lavorative e ho lasciato il mondo del calcio.
Non ti chiedo un pronostico ma come vivrai la partita di domenica?
Farò il tifo per il Matera perché è prima in classifica ed è la squadra a cui servono maggiormente i tre punti in questo momento, soprattutto dopo la brutta parentesi di domenica scorsa. Il Monopoli forse non è ancora da primato, lo vedo meglio impegnato nella bagarre play-off. In ogni caso sono due squadre a cui sono molto legato e non nego che mi piacerebbe vederle entrambe in categorie più importanti.