Due monumenti del Matera: Buccione e Loprieno. Foto di N. Vinciguerra |
Centonovantaquattro presenze in sei stagioni, tutte culminate con la salvezza nella dura Serie C a cavallo tra gli anni Sessanta ed i primi anni Settanta, sono cifre che fanno di Nicola Loprieno una delle bandiere del Matera nonché uno dei più apprezzati difensori della storia del club; lo stopper barese condivide infatti con Luciano Aprile il sesto posto nella classifica delle presenze di tutti i tempi con la maglia biancazzurra.
Nell’estate che precedette il campionato di Serie C 1968-69 i dirigenti biancazzurri con a capo il presidente Franco Salerno diedero vita a una campagna di rafforzamento della rosa per garantire una lunga permanenza nella categoria appena conquistata.
Nel reparto arretrato gli innesti furono Alberto Gambi proveniente dal Bari e Nicola Loprieno proveniente dal Liberty, seconda squadra del capoluogo pugliese in cui lo stesso Loprieno qualche anno addietro era stato compagno di squadra di un’altra bandiera biancazzurra, Nicola Chiricallo.
Nelll'ordine Toffanin, Chimenti, Michesi e Loprieno esultano in un derby del 1972-73. |
Arcigno difensore centrale, sopperiva alla modesta statura con tenacia e grinta tali da risultare insuperabile nei contrasti e negli uno contro uno. Giocava con i calzettoni abbassati, fatto abbastanza inusuale per l’epoca, ed era dotato di una buona velocità che sfruttava per marcare gli avversari più svelti quando veniva chiamato all’incarico di “angelo custode”; non di rado la sua velocità gli consentiva anche, una volta recuperata la palla, di avventurarsi in discese che seminavano scompiglio nella retroguardia avversaria.
All’età di trentuno anni decise di chiudere la sua parentesi materana lunga e ricca di soddisfazioni per trasferirsi al Lecce, su richiesta del neo allenatore giallorosso Nicola Chiricallo; nel capoluogo salentino raggiunse un altro ex materano, Angelo Carella.
Loprieno con il tecnico Veneranda. |
Loprieno diventò subito uno dei beniamini del pubblico giallorosso; con la formazione salentina infatti disputò quattro campionati conquistando la Serie B nel 1975-76 assieme ad altri beniamini del Matera, dal mister Chiricallo (poi sostituito a campionato in corso da Renna) ai compagni di squadra Danilo Mayer, Giovanni Picat Re e Diego Giannattasio. Dopo due stagioni in cadetteria a Lecce disse basta con il calcio giocato.
Per le sue qualità Loprieno era considerato da molti giocatore “da categoria superiore” ma disputò gran parte della sua carriera in Serie C in quanto non rinunciò mai al suo lavoro di fattorino presso le Poste Centrali di Bari. La vita quotidiana fatta di lavoro, con le consegne a domicilio di plichi e telegrammi effettuate spesso in bicicletta, e di spostamenti giornalieri per allenamenti e partite a Matera (quando giocò a Lecce fu temporaneamente trasferito alle Poste Centrali del capoluogo salentino), lo rendono a maggior ragione, oltre che un simbolo di un calcio d’altri tempi, un pilastro della nostra hall of fame.
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Loprieno insieme a Ricky Albertosi in un'amichevole tra vecchie glorie giocata nel 1985. Foto di A. Loprieno |
Sollini e Loprieno davanti ai vecchi spogliatoi. Foto di E. Sollini |