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presentazione aprileAppena un giorno dopo l’evento celebrativo de “La grande stagione” giunge un nuovo appuntamento con la storia calcistica materana organizzato da Materacalciostory nell’ambito dell’undicesima edizione del Matera Sport Film Festival.

Venerdì 26 novembre Luciano Aprile, ex calciatore del Matera che approdò nel campionato cadetto nella trionfale stagione 1978/79, ha presentato all’hotel San Domenico il suo libro dal titolo “Dove non arrivavano i treni arrivò la serie B”: un libro sulla vita e sul calcio con tanti riferimenti alla Matera degli anni settanta.

presentazione aprile 1Aprile, trequartista dai piedi buoni e dalle lunghe leve, era impiegato a volte come centravanti di manovra (quello che oggi chiamano falso nueve) ed altre volte come esterno di centrocampo, grazie anche alla sua capacità di corsa. Nei ritiri non mancava mai la sua copia de “Il Manifesto” e seppe conciliare la sua professione calcistica con gli studi, laureandosi in filosofia e diventando una volta terminata la carriera calcistica professore di filosofia; grande amante della lettura e persona dotata di grande sensibilità e cultura, tanto da aver intrapreso dopo essere andato in pensione una “terza vita”, quella di scrittore (è in uscita il suo primo romanzo edito sempre da Les Flaneurs, intitolato “L’osceno libro della notte”). Un esempio assolutamente atipico dunque, che specialmente nel mondo calcistico di quarant’anni fa mal si adattava ai riti talvolta un po’ tribali degli spogliatoi di allora.

presentazione aprile 2Dopo il saluto introduttivo di Michele Di Gioia, direttore del Matera Sport Film Festival, che ha rimarcato il connubio tra sport e cultura di cui il festival si fa promotore, ed ha ricordato come il libro di Aprile faccia parte della Biblioteca della cultura sportiva di Matera, una sezione molto interessante che ha da poco riaperto i battenti della Biblioteca provinciale Stigliani, si è passati al dibattito con l’autore che è stato affiancato al tavolo da due ex compagni di squadra di quel Matera dei miracoli: Mario Morello e Gino De Canio. Ne è nata così una chiacchierata spontanea e piacevolissima, fuori dal classico schema presentatore/autore, ricca di spunti di riflessione e confessioni a cuore aperto, con Aprile che nel descrivere la sua opera ha anche risposto alle domande del pubblico ed ha rievocato insieme a Morello e De Canio le vicende e le emozioni di quel gruppo di ragazzi, ognuno con la propria personalità, i propri gusti, le proprie inclinazioni; una bella riflessione a più voci sulle carriere sportive e più in generale sulle vite dei tre compagni di squadra.

presentazione aprile 3Il racconto è risultato ancora più coinvolgente per noi materani perché, oltre a ricordare la vita tranquilla e monotona di una città di provincia del Sud negli anni settanta, ci riporta alla mente il periodo più florido del nostro passato calcistico; il miracolo di una squadra che contro ogni pronostico regalò alla città quello che ancora oggi resta il massimo risultato di tutti i tempi in campo calcistico, la serie B. Città allora dimenticata tanto che non arrivavano i treni (e purtroppo dopo quarant’anni non arrivano ancora) ma che seppe trovare nei trionfi calcistici un riscatto e un senso comunitario di appartenenza che lo sport riesce a tirar fuori in maniera impareggiabile.

presentazione aprile 4I ricordi si susseguono tra la descrizione dello spogliatoio, i gol più belli e importanti tra cui quello celebre contro il Taranto, la disciplina, le regole a volte sciocche e ottuse e pertanto mal digerite, il rapporto tra pallone e politica o tra pallone e filosofia, che sono state da sempre le passioni di Luciano Aprile, le tante connessioni tra il calcio e la vita.

Dopo i saluti e i ringraziamenti finali da parte di Nicola Salerno in rappresentanza di Materacalciostory, al termine resta agli organizzatori la consueta soddisfazione per aver vissuto un evento di cultura sportiva di spessore.

Clicca qui per guardare il servizio tv sulla presentazione del libro e l'incontro con l'autore